Tanto x cantar

Anno: 2001

Etichetta: Studio 34 Recording

Numero di catalogo MC: S.T.023
Numero di catalogo CD: S.T.CD-007

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: CREOgrafica by Publinova

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max

Ringraziamenti speciali: Playtime Strumenti Musicali, Modica

Uscito nel 2001 in musicassetta e CD. Non più disponibile in musicassetta dal 2007. Non più disponibile in CD dal 2013.
Disponibile in digitale a partire dal 2013.

Tracklist:

  1. La bomba
  2. Io sono Francesco
  3. Candela
  4. Daddy cool
  5. La vasca
  6. Mon amour
  7. Per averti
  8. Mistero (remix)

Recensione

Attenzione, ragazzi: qui stiamo parlando di un superclassico!
Questo disco, infatti, ha venduto 80.000 copie in un anno!!! Per un artista "locale" come il nostro caro Max, questo è senza dubbio un traguardo eccezionale. Questo album, infatti, ha fatto sì che la popolarità di Mister Max crescesse in tutto il Sud Italia: contiene brani che sono diventati dei classici del cantante modicano, tant'è che alcuni fans lo considerano il suo miglior disco. OK, è il momento delle confessioni: a mio parere questa definizione è un po' esagerata, e sinceramente reputo "Tanto x cantar" un gradino sotto rispetto a molti suoi predecessori; in ogni caso, rimane un album eccellente e degno della sua fama, e insieme alle hit più "ovvie" che hanno fatto la fortuna del nostro amato Max, si possono trovare anche diverse perle stranamente poco considerate.

Il primo brano è la parodia de "La bomba", celebre ballo di gruppo che andava tantissimo in quella calda estate del 2001. Ma ciò che nessuno poteva aspettarsi è che, in tutto il Sud Italia, anche la stessa parodia di Mister Max sarebbe diventata un ballo di gruppo a sè stante, che chiunque avrà sentito almeno una volta a qualche festa. Il tema è nuovamente il virus della mucca pazza (già affrontato anni prima nella parodia di "Je sò pazzo"), ma stavolta trattato con una demenzialità talmente nonsense, talmente isterica e talmente folle da risultare irresistibile... e tutto questo, sulla base di un tormentone già noto di suo proprio per la sua isteria e follia, elevando all'ennesima potenza i suddetti attributi. Insomma, qui Mister Max è riuscito a catturare il suo "fulmine in bottiglia": questo brano ha tutti gli ingredienti miscelati alla perfezione per essere il tormentone trash ideale, e infatti lo è diventato. Se siete siciliani, potrete anche non conoscere Mister Max, ma senza dubbio conoscerete questo pezzo.
Altro maxi-classicone di primo ordine è la parodia de "Io sono Francesco" di Tricarico, "Io sono Mister Max", in cui il cantante di Modica si presenta al pubblico raccontando aneddoti comici (ovviamente inventati) sulla sua vita. Questo brano viene ancora oggi eseguito in alcuni concerti come pezzo d'apertura, ed è uno dei brani di Max più famosi e iconici in assoluto: chiunque conosca anche solo vagamente il cantante modicano, probabilmente saprà citare la frase d'apertura di questo pezzo.
Segue la parodia di "Candela", in cui Mister Max parla di Carmela, una ragazza esigentissima in fatto di uomini e che quindi probabilmente nessuno riuscirà mai a sposare. Anche questa un superclassico, ma leggermente minore rispetto alle precedenti due, e sinceramente non figura tra le mie preferite in assoluto nonostante la sua fama.
Arriviamo alla parodia della "Bucatini disco dance", tormentone televisivo di Laurenti a sua volta ispirato a "Daddy cool" di Boney M. Prendendo le mosse dal famoso verso "il barcarolo va controcorrente", Mister Max rivisita il tormentone andando a toccare tutte le varie mansioni dell'uomo, dal panettiere all'elettricista, dal falegname al disoccupato, con divertenti battute, contrasti e giochi di parole nel mezzo (quella sull'arbitro cornuto è una delle migliori battute di tutto il repertorio di Mister Max). Il titolo dell'album è ovviamente ispirato a questo pezzo, e non a caso in copertina vediamo un Mister Max scatenato con in testa un parruccone stile Laurenti.
Ma quella che secondo me è senza ombra di dubbio la canzone più divertente di questo disco è la parodia de "La vasca" di Alex Britti. Uno dei pezzi migliori di Mister Max, un pezzo che ho amato vari anni fa e che amo tuttora, un pezzo che se ci penso ora stesso mentre scrivo mi viene da ridacchiare. Mister Max qui parla di una delle sue disavventure più comiche e grottesche: si brucia per sbaglio il culo nella vasca da bagno e poi, con il didietro malridotto, passa varie disavventure. Brano consigliatissimo per ogni fan che si rispetti.
Il disco continua con la parodia di "Mon amour" di Gigi D'Alessio; come ho già dichiarato nella recensione del precedente album, "La banana", Gigi D'Alessio non rientra nelle mie preferenze musicali, concentrate su generi molto diversi, ma questa parodia (come quella di "Non dirgli mai" pubblicata sull'album precedente) mi piace moltissimo. In questa canzone, Mister Max e la sua fidanzata, prima di partire per il mare, si fermano a mangiare, ma Max si rompe i denti addentando prima un pezzo di ghiaccio presente in una granita e poi il nocciolo di un'oliva. Canzone molto divertente, il testo ti fa assaporare un'aria estiva e ti viene davvero voglia di andare al mare.
Un altro dei pezzi più divertenti dell'album è la parodia di "Per averti" di Adriano Celentano, in cui Mister Max farebbe di tutto per una ragazza che ama, ma rinuncia a lei per una sola, unica ragione: i piedi le puzzano così tanto che lui sta morendo di intossicazione. Un brano nauseante per chi è debole di stomaco, ma che io apprezzo tantissimo, ed è il mio secondo brano preferito di questo album dopo "La vasca"; purtroppo, è sicuramente il brano più sottovalutato di tutto il disco, messo in ombra dalle hit contenute nella prima metà.
Il disco termina con il remix di una canzone molto vecchia, originariamente pubblicata sul vecchio e dimenticato capolavoro "Sei un mito": la parodia di "Mistero" di Enrico Ruggeri, che nella prima versione aveva un testo in un siciliano molto stretto e la voce era molto più "zaurda", mentre qui il testo è adattato totalmente in italiano e la voce è più "lineare". La base remixata non è affatto male, anzi è tra le più orecchiabili e travolgenti mai concepite per un remix di Max, ma continuo a preferire la versione del 1993; in questa versione del 2001, infatti, l'italianizzazione del testo ha provocato la perdita di alcune delle parti più divertenti in assoluto del testo datato '93, rammollendo un po' il pezzo e facendogli perdere molto del bello che aveva. E' sempre divertente, eh, ma volete mettere la "fridda cannuccia"? :D

Da segnalare anche la "raffinatezza" di questo album dal punto di vista musicale, che risalta subito all'orecchio, dovuta probabilmente alla collaborazione con "Playtime - Strumenti musicali" di Modica. Solitamente, i dischi prodotti presso Studio 34 fanno uso solo di tastiere e di tracce strumentali ricreate al computer, ma quando il nostro Mister fa un'eccezione, il risultato si sente eccome.

Insomma, che dire di "Tanto x cantar"? Non proprio il mio preferito in assoluto, ma comunque rientra a pieno titolo tra le tante perle della discografia di Max, e costituisce un tassello di importanza imprescindibile nella sua carriera.

Voto: 9