Salirò

Anno: 2002

Etichetta: Studio 34 Recording

Numero di catalogo MC: S.T.025
Numero di catalogo CD: S.T.CD-015

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: Giovanni Cavallo by CREOgrafica

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max ("Il cagnolino" e "Lasciati toccare remix" sono arrangiati da Roberto Gallà e DJ Fragolone, Aurelab Digital Studio)

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max con la partecipazione di Concetta La Ciacera e Ignazio di Grandi

Uscito nel 2002 in musicassetta e CD (con ordini di tracklist diversi tra le due versioni). Non più disponibile in musicassetta dal 2007. Non più disponibile in CD dal 2013.
Disponibile in digitale a partire dal 2013 (con la stessa tracklist dell'edizione CD).

Tracklist MC:

  1. Whenever wherever
  2. Vive el verano
  3. Il cagnolino
  4. Dimmi come
  5. Salirò
  6. Marì
  7. Sento le campane
  8. Lasciati toccare remix

Tracklist CD/digitale:

  1. Whenever wherever
  2. Marì
  3. Dimmi come
  4. Salirò
  5. Vive el verano
  6. Sento le campane
  7. Il cagnolino
  8. Lasciati toccare remix

Recensione

L'anno 2001 è stato piuttosto controverso per il cantante demenziale siciliano Mister Max. In estate ha prodotto il suo album di maggior successo commerciale, "Tanto x cantar", vendendo addirittura 80.000 copie; a Natale, invece, ha pubblicato uno dei suoi album meno riusciti, "Euromax", palesemente realizzato in fretta e furia, con un sound orribile che stronca le buone idee presenti. All'epoca non seguivo Mister Max, dato che ero troppo piccolo e non lo conoscevo ancora. Ma penso che, se per assurdo all'epoca fossi già stato un fan del mitico cantante modicano, dopo l'uscita di "Euromax" sarei rimasto molto diffidente su quello che Mister Max avrebbe combinato nel 2002, con il successivo disco. Già... che cosa ha combinato Mister Max nel 2002, l'anno in cui ha celebrato 10 anni di carriera? La risposta è: si è rialzato in grandissimo stile.

"Salirò" rimedia perfettamente al mezzo passo falso compiuto con "Euromax", e... meglio di così non poteva farlo! Un album fresco, ispirato, divertente, solare come non mai. Lo definirei addirittura il miglior disco finora realizzato da Mister Max nel terzo millennio (di sicuro se la gioca con "La banana" e con "Spaziale"), superando perfino i livelli del ben più famoso "Tanto x cantar" (che rimane comunque bellissimo). Il sound è di nuovo godibilissimo, si respira aria estiva a tutto spiano e ci si diverte un sacco ascoltando le parodie del grande Max. Inoltre, in questo album, la scelta delle canzoni da prendere di mira è quasi sempre azzeccatissima (i più ascoltati successi del 2002!), altro motivo per cui l'album fa subito presa sull'ascoltatore (io stesso, che oggi non ascolto molto la roba che passano in radio, sono riuscito a riconoscere tantissime canzoni qui parodiate, dato che nel 2002, quando ero piccolissimo, mi capitava di sentirle in continuazione). Uno dei miei album preferiti, insomma, che si va così ad aggiungere alla folta schiera degli album d'oro degli anni '90 come "Ma quanti peli hai?", "Voglio andare a vivere in campagna", "Sei un mito", "Divertentissimo", "Il ciclone", "Il piripiritero"...

Le due versioni di questo album (cassetta e CD) hanno ordini di tracklist differenti. Per questa recensione terrò conto dell'ordine più conosciuto, quello della versione CD, "sopravvissuto" anche nella successiva pubblicazione in digitale, e che a mio parere permette di assaporare e apprezzare al meglio queste otto canzoni.

L'album parte con la parodia di "Whenever wherever" della rinomata popstar Shakira, che diventa "La panza". Storico, per i fans di Mister Max, il ritornello che recita "la panza, la panza, sembri un uomo in gravidanza...", addirittura utilizzato dai noti youtuber comici Pantellas per un video nel 2017.
Il secondo brano è forse l'unico punto debole del disco. E' la parodia di "Marì" di Nino D'Angelo. Tralasciamo la solita storiella che io non apprezzo la musica neomelodica (alla fine, non è che tanto questo il problema). Più che altro, non apprezzo appieno le tematiche della parodia. Qui Mister Max se la prende con i "marocchini" che vendono i CD masterizzati. Avrà anche i suoi buoni motivi, ma bisogna anche considerare che, con i prezzi normalmente imposti dall'industria discografica (non mi riferisco specificamente a Mister Max, i cui CD anzi hanno prezzi mediamente bassi), non c'è da stupirsi che così tanta gente tenda a preferire queste vie, specie se ha difficoltà a procurarsi il disco nel luogo in cui vive. Dunque, brano simpatico, ma forse si poteva risparmiare.
Il terzo brano invece è ottimo: è la parodia della gettonatissima "Dimmi come" della cantante Alexia. Qui, Max riprende la tematica del brano "Tic tic tac" (dall'album "Il ciclone"), parlando di una ragazza totalmente incapace di guidare e che combina inevitabilmente tantissimi danni. Una canzone piena di gag cartoonesche e battute spassosissime, al punto che ti sembra di stare veramente in macchina in compagnia della ragazza di Max.
La parodia di "Salirò" di Daniele Silvestri (una delle maggiori hit italiane del 2002, nonchè title-track dell'album di Mister Max) interpreta più "alla lettera" la parola contenuta nel titolo, raccontando la difficoltosa salita in ascensore di Mister Max fino alla casa della sua ragazza. Max sbaglia a premere il tasto dell'ascensore e si ritrova prima con una signora enorme e poi con un tizio dall'aspetto molto "equivoco".
Arriviamo alla parodia di "Vive el verano" di Paulina Rubio, che viene trasformata nell'esilarante "Mi sfasciaru u divano". Una canzone che segue il tipico schema delle canzoni di Mister Max del primo periodo, caratterizzate da una disavventura che si ripete nel ritornello. Un fantastico "back-to-the-roots".
Molto simpatica la parodia di "Sento le campane" di Zucchero, che parla di una ragazza un po' sorda che confonde tutti i termini. Da segnalare soprattutto il finale, divertentissimo e demenziale. Di questa canzone sarà realizzata una seconda versione nell'album "E...state freschi" del 2010, in cui il brano acquisisce una base propria, anche se a mio parere meno riuscita.
Giungiamo così all'unico pezzo dell'album scritto interamente da Mister Max, "Il cagnolino". E' una canzone molto elementare, quasi "bambinesca", sia musicalmente che come testo, ma allo stesso tempo risulta estremamente demenziale e grottesca nella sua "ingenuità": parla di un cagnolino regalato a Mister Max che ha l'hobby di abbaiare in continuazione e... lasciare ricordini in giro per la casa. La base, arrangiata da Roberto Gallà e DJ Fragolone, non è niente di che, ma è pur sempre meglio dei remix presenti su "Euromax", e funziona per quella che è la natura pseudo-infantile di questo pezzo. Di questo brano, inoltre, è stato realizzato pure un videoclip a cartoni animati pubblicato dapprima sul sito ufficiale di Mister Max e poi, nel 2007, sul DVD di "2x1".
E alla fine, per celebrare i 10 anni di carriera, Mister Max ci fa un regalone: il remix di un brano del suo primo album!!! La parodia di "Lasciati toccare" (originariamente pubblicata nel leggendario debutto discografico di Mister Max, uscito nel 1992 e che io ho la fortuna di possedere originale) viene riarrangiata da Roberto Gallà e DJ Fragolone (che stavolta fanno un lavoro davvero spettacolare) ed il testo viene pesantemente "italianizzato", lasciando solo pochi sprazzi di dialetto qua e là (mentre la prima versione di questa canzone era interamente cantata in un siciliano grezzo, strettissimo e quasi incomprensibile). Senza dubbio uno dei miei remix preferiti del repertorio di Mister Max (insieme a quello di "Voglio andare a vivere in campagna" del 1999): qui, la base assume un inedito tono cupo, gravoso, quasi "drammatico", risultando non solo superiore alla prima versione, ma addirittura... migliore della versione originale degli 883!!! Ebbene sì, qui lo dico e qui lo nego... questo a mio parere è il miglior arrangiamento che 'sto pezzo abbia mai avuto, non me ne vogliano i fan e i nostalgici accaniti di Pezzali e Repetto.

Dunque "Salirò", come ho già detto, funge perfettamente da "contraltare" nei confronti del poco riuscito "Euromax", e la sua qualità assoluta fa sfigurare a confronto perfino l'eccellente "Tanto x cantar". Ha dei testi brillanti, ironici e demenziali, ed è sempre in grado di riportarmi ai tempi della mia infanzia grazie alla sua ottima selezione di tormentoni dei primi anni 2000 (contribuendo a renderlo un album "speciale"). In pratica, ha tutti gli ingredienti perfetti. Se vi perdete questo capolavoro di assoluta demenzialità, non potete reputarvi fan di Mister Max.

Voto: 10