Mister Max

Anno: 1992

Etichetta: C.O.M.A.

Numero di catalogo MC: C.O.M.A. 006

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: Dino Oliva

Tastiere e programmazione computer: Mister Max, P. Mavilla, S. Antoci

Sax: S. Donzella

Chitarra: M. Prati

Cori: Mister Max, P. Mavilla, Tiziana

Uscito nel 1992 in formato musicassetta e fuori catalogo a partire dal 1995.
Disponibile in digitale a partire dal 2013 (con le versioni di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" e di "Mare mare" del 2012 al posto di quelle del 1992, e il brano "Alta marea" reintitolato "Alta diarrea").

Tracklist:

  1. HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO
    (Mi sfasciaru u scaldabagnu)
  2. ALBACHIARA
    (Albachiara)
  3. TERRA PROMESSA
    (Bedda commessa)
  4. MARE MARE
    (Mari mari)
  5. LASCIATI TOCCARE
    (Lassiti tuccari)
  6. ALTA MAREA
    (Alta marea)
  7. RHYTHM IS A DANCER
    (Mister Max)

Recensione

E' il 1992, ed in Italia la musica comica/demenziale (nota anche con il termine "musica trash") sta vivendo un ottimo momento: anzitutto, è l'anno in cui esce sul mercato italiano un "masterpiece" del genere demenziale, il disco "Italyan, Rum Casusu Çikti" di Elio e le Storie Tese; inoltre, è un periodo in cui iniziano le carriere di parecchi cantanti e gruppi che fanno canzoni con lo scopo di far ridere. Uno di costoro è Mister Max, siciliano di Modica (in provincia di Ragusa), che decide di darsi alla "parodia demenziale", cioè alla modifica di brani già esistenti con un testo tutto nuovo ed esilarante, strada già qualche volta sperimentato Elio e le Storie Tese e su cui in quello stesso periodo si stavano basando anche i ben noti Gem Boy (anche se questi ultimi all'epoca erano ancora un duo e facevano solo cassettine fai-da-te per amici e parenti).

Insomma, ci si potrà chiedere, che ha combinato 'sto Mister Max? E' presto detto. Ha esordito con un self-titled album (sotto la produzione di un'etichetta di Pozzallo, la C.O.M.A.), che lo vede ancora ben lontano dallo stile per cui oggi è conosciuto. I testi sono molto più "siciliani" di oggi, molto difficili da capire per chi non è di quelle zone, ed anche se vivete in Sicilia ma non nella zona di Ragusa potreste faticare a comprendere i testi, dato che il siciliano utilizzato nei testi è, più specificamente, un "ragusano" strettissimo e grezzo. Ma se riuscite a comprendere i testi, beh... risate assicurate!

Anche musicalmente, l'album è diverso da quelli di oggi. Qui non è Mister Max a far tutto da solo con una tastiera ed un mixer, come fa oggi, ma ha uno staff di musicisti che gli registra le varie parti strumentali. Poi, beh, qualcosa con il computer è sempre fatta, per esempio le percussioni sono probabilmente arrangiate elettronicamente. Bisogna riconoscere che la qualità di registrazione non è proprio delle migliori, anche se personalmente io dal punto di vista musicale preferisco queste registrazioni "grezze" alle basi elettroniche degli album di Mister Max più recenti. Musicalmente apprezzo molto in questo album il lavoro di Marcello Prati alla chitarra elettrica, e se la cava bene al sax anche S. Donzella. Inoltre, questi musicisti riescono anche a dare un alone di "originalità" a queste parodie: gli arrangiamenti delle canzoni, infatti, non sono la copia sputata dei brani originali, ma presentano anche modifiche o arricchimenti: la base di "Mi sfasciaru u scaldabagnu", per esempio, presenta differenze notevoli rispetto a quella dell'originale "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" degli 883.

Ed ora, analizziamo le canzoni nella loro essenza: in questo primo album, a mio parere, i brani più divertenti sono: "Mi sfasciaru u scaldabagnu", che come già detto è la parodia di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" degli 883, in cui Mister Max (il cui nome ha una notevole assonanza con quello di Max Pezzali) canta con una voce molto grezza pronunciando parole in siciliano strettissimo, per cui chiunque non conosca bene lo slang della Trinacria si metterà le mani nei capelli, mentre chi riuscirà a "decifrare" il testo si farà delle sane risate ascoltando la storia di Mister Max vittima di atti vandalici nel bagno di casa sua ad opera di certi "amici" di sua sorella; "Mari mari", parodia di "Mare mare" di Luca Carboni, prima canzone in assoluto scritta da Mister Max; "Alta marea", parodia dell'omonima canzone di Antonello Venditti, in cui Mister Max ha a che fare con una "brutta diarrea" che ha la caratteristica di scomparire e tornare periodicamente, proprio come l'alta marea omaggiata da Venditti. Quanto agli altri brani: la parodia di "Albachiara" di Vasco Rossi non mi dice granchè, anche se in alcune parti è davvero simpatica; "Bedda commessa", parodia di "Terra promessa" di Eros Ramazzotti, è un altro brano molto esilarante; "Lassiti tuccari", parodia di "Lasciati toccare" degli 883, è la prima canzone in cui Mister Max si misura con l'argomento "omosessualità", e verrà remixata nell'album "Salirò" del 2002 in una versione molto più pregevole e con un testo molto più comprensibile; infine, abbiamo la canzone in cui l'artista si presenta, intitolata appunto "Mister Max", parodia di un pezzo dance molto in voga nei primi anni '90, "Rhythm is a dancer" degli Snap. Nel mezzo di quest'ultima canzone, il cantante ci racconta le sue vicende con una donna di facili costumi di nome Carlotta, in maniera estremamente "sboccata" e parzialmente ispirata alla hit demenziale di Cladio Bisio "Rapput" (prodotta nientepopodimenochè da Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese). La "saga di Carlotta" proseguirà e si concluderà in maniera ancora più folle sul successivo album "Misimperi".

Da tenere conto che l'album non è più in vendita da tantissimi anni, io mi considero molto fortunato ad averlo (devo questo a mio padre che lo comprò nel 1992 dopo aver sentito per caso "Mari mari" alla radio). Questo album, inoltre, mi trasmette parecchi ricordi, dato che è stato uno dei primi che ho ascoltato di Mister Max.

In sostanza, beh... che si può dire sul debutto di Mister Max? Grezzo, ignorante e demenziale al 100%. Un ottimo esordio, dunque, ed anche se il meglio deve ancora venire, questo è uno degli album di Max che mi piacciono di più.

Voto: 9