La banana

Anno: 2000

Etichetta: Studio 34 Recording

Numero di catalogo MC: S.T.020
Numero di catalogo CD: S.T.CD-004

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: CREOgrafica by Publinova

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max

Uscito nel 2000 in musicassetta e CD (con due tracce bonus nell'edizione CD). Non più disponibile in musicassetta dal 2007. Non più disponibile in CD dal 2013.
Disponibile in digitale a partire dal 2013 (con la stessa tracklist dell'edizione CD).

Tracklist MC:

  1. La banana
  2. Non dirgli mai
  3. Sex bomb
  4. Depende
  5. Torero Piero
  6. Gechi e vampiri
  7. Sapore di sale Remix
  8. Con il nastro rosa Remix
  9. Lavati

Tracklist CD/digitale:

  1. La banana
  2. Non dirgli mai
  3. Sex bomb
  4. Depende
  5. Torero Piero
  6. Gechi e vampiri
  7. Sapore di sale Remix
  8. Con il nastro rosa Remix
  9. Lavati
  10. El tipitipitero
  11. La flaca Remix

Recensione

Siamo arrivati al 2000, e Mister Max da ormai otto anni sforna puntualmente album su album, rielaborando in modo esilarante le più note hit del momento. Ormai, ha acquistato una discreta notorietà in Sicilia e anche un po' oltre (difatti fa già concerti in Germania).

Questo album è un modo a dir poco eccellente per aprire il nuovo millennio. Si tratta della definitiva virata stilistica di Mister Max: nei testi delle canzoni, il dialetto siciliano degli esordi si fonde perfettamente e organicamente con l'italiano di alcune delle ultime canzoni, alternando così l'uno e l'altro nel testo di una stessa canzone (prima funzionava quasi sempre nella maniera opposta: o una canzone era totalmente in siciliano, o era totalmente in italiano, a parte qualche eccezione), e questo è lo stile che caratterizzerà il repertorio di Mister Max della prima metà degli anni 2000.

Pur non bissando la grandezza assoluta di "Ma quanti peli hai?" (che rimane il mio album di musica demenziale preferito di sempre), "La banana" è un altro capolavoro degno del Mister Max di quei tempi, addirittura con una tracklist leggermente più ampia del solito (seppur di poco) e pieno di canzoni purtroppo più sottovalutate e ingiustamente passate inosservate rispetto alle hit di album più noti come "Divertentissimo", "Il ciclone" o "Goal".

Si parte subito con la title-track, la parodia de "La banana", celebre ballo di gruppo dall'inconfondibile ritornello "è l'unico frutto dell'amor... è la banana, è la banana!". Beh, in questa parodia si parla di "banana" facendo ricorso ancora ad un doppiosenso già fin troppo abusato. Tuttavia, vi troverete inevitabilmente a ridere quando sentirete la parte di "banana chiquita, banana bonita" e... altre definizioni che non vi anticipo per non rovinarvi la sorpresa e quindi le risate.
Proseguiamo con la parodia di "Non dirgli mai" di Gigi D'Alessio. Nonostante la mia assoluta antipatia per Gigi, non posso fare a meno di adorare questa parodia, che presenta un testo divertentissimo e che vi farà sbellicare dalle risate, in particolare se lo accostate a quello della canzone originale. Per l'ennesima volta, Mister Max fa centro.
Segue la parodia di "Sex bomb" di Tom Jones, in cui Max parla del suo incontro con una benzinaia molto sexy di nome Gina. Inutile specificare che nel rifornimento in cui lavora c'è sempre la fila, e qui io evidenzierei alcuni versi della canzone che, oltre ad essere divertenti, fanno quasi emergere un significato serio: "e intantu 'a benzina aumenta, cincu liri, reci, vinti, trenta, però ciù nun ci faciemu casu, picchì c'aviemu a Gina ca na' strica sutta o' nasu!" ("e intanto la benzina aumenta, cinque lire, dieci, venti, trenta, però non ci facciamo più caso, perchè abbiamo Gina che ce la strofina sotto il naso"). Non so se Mister Max avesse intenzione di scrivere un testo impegnato (probabilmente no), ma questa frase a mio parere è molto indicativa sul modo in cui le masse siano facilmente ingannabili e manipolabili, basta che gli si offra lo specchietto per le allodole giusto. Potrà sembrare un'interpretazione forzata, ma la frase rimanda a questo concetto in maniera fin troppo esplicita per non pensarci almeno una volta (indipendentemente dal fatto che Mister Max intendesse o meno dire questo).
Arriviamo così a quella che secondo me è una delle tracce più divertenti del disco, la parodia di "Depende" di Jarabe De Palo, "Ti pende", che parla del momento in cui ogni uomo, in stato di vecchiaia inoltrata, deve dare l'addio ad un organo con cui negli anni ha fatto tantissime cose e che adesso si riduce all'unico scopo di fare pipì. Doppisensi divertentissimi condiscono un brano esilarantissimo.
Ma anche il successivo brano "Torero Piero", interamente scritto da Mister Max e che parla di un giovanotto con la passione per la corrida, vi farà ammazzare dalle risate, in particolare per come il brano è congegnato, in un mix geniale tra umorismo grottesco/demenziale e suspense pura. Un altro dei miei pezzi preferiti dell'album, e l'ennesima conferma delle doti del cantante modicano anche in territori "non parodistici" (purchè sempre a tema comico).
Un altro dei miei pezzi preferiti del disco, insieme a "Depende" e a "Torero Piero", è la parodia di "Gechi e vampiri" di Geraldina Trovato, che Mister Max rielabora con un piccante testo un po' fuori dal politically correct e per questo ancora più divertente: si parla di una zia un po'... particolare. Capolavoro, non c'è altro da dire.
Come se non bastasse, segue la parodia dell'intramontabile classico di Gino Paoli "Sapore di sale", a cui viene data una base musicale remixata (non eccelsa, ma comunque in linea con l'atmosfera della parodia), con un testo che non potrebbe essere più "trashoso" e demenziale di così, e infatti fa ammazzare dalle risate. Compare pure un intermezzo dov'è presente un riferimento a un altro classico di Gino Paoli, "Il cielo in una stanza", sempre "trattato" in modo grottesco e più esilarante che mai.
Adesso, bisogna fare una premessa: nel 1996, Mister Max pubblicò una seconda edizione dell'album "Voglio andare a vivere in campagna", uscito un anno prima; in questa ristampa, però, mancava uno dei migliori pezzi dell'album, e cioè la parodia di "Con il nastro rosa" di Lucio Battisti. Nel 2000, sull'album "La banana", Mister Max realizza un remix di questo pezzo, cambiandone anche leggermente il testo rendendolo un po' più "morbido". Il risultato non è affatto male, la base techno risulta molto piacevole e orecchiabile, ma in questa versione purtroppo la canzone perde molto a livello testuale (era meglio il testo più "esplicito" della versione del 1995, in cui Mister Max definisce i politici "maiali ca sunu cosa ri scannari"), e anche strumentalmente non c'è paragone con la base originale. Per vedere ripubblicata la prima versione bisognerà attendere altri due anni: nel 2002 Mister Max pubblicherà finalmente l'edizione CD di "Voglio andare a vivere in campagna", reincludendo tutti i brani senza omissioni.
L'ultimo pezzo vero e proprio dell'album è "Lavati", brano interamente scritto da Mister Max, che parla di una ragazza che ha l'alito pesante e non si lava mai. Altro buon pezzo, soprattutto nel ritornello in cui la ragazza si dichiara a Mister Max, mentre lui inorridisce all'idea di tutto ciò che lei vorrebbe fare insieme a lui.
Nelle versioni CD e digitale del disco sono presenti anche due brani in più, già pubblicati l'anno prima sul leggendario album "Il piripiritero": "El tipitipitero" e "La flaca". All'epoca questa aggiunta poteva sembrare inutile, ma oggi invece torna utilissima, dato che l'album "Il piripiritero" non è più disponibile e questi sono gli unici due brani del tutto "inediti" di quel disco (dato che gli altri erano remix di canzoni già precedentemente pubblicate). Almeno, questi li abbiamo salvati e sono tuttora reperibili su "La banana"!

Dunque, "La banana" è il miglior modo per introdurci al nuovo millennio. Magari non supera i livelli di "Divertentissimo" o de "Il ciclone, nè quelli dello stesso "Il piripiritero", ma rimane ugualmente un mega-discone degno dei tempi d'oro di Mister Max. Fidatevi... se vi prenderete la briga di ascoltarlo meglio, ve ne innamorerete sicuramente!

Voto: 10