Il + fico sono io!

Anno: 2009

Etichetta: Studio 34 Recording

Numero di catalogo CD: S.T. CD-025

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: Giovanni Cavallo

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max

Uscito nel 2009 in CD. Non più disponibile in CD dal 2013.
Disponibile in digitale a partire dal 2013.

Tracklist:

  1. THE BOY DOES NOTHING
    (Era vascia e truoppu stritta)
  2. POKER FACE
    (Porco sei)
  3. VIENI A BALLARE IN PUGLIA
    (Attento alla pattuglia)
  4. SINCERITA'
    (U baccalà)
  5. DENTRO AD OGNI BRIVIDO
    (Dentro ad ogni pirito)
  6. NOVEMBRE
  7. NON TI SCORDAR MAI DI ME
  8. LA ZANZARA

Recensione

MISTER MAX IS BACK!!!

La seconda metà degli anni 2000 non è stato un grandissimo periodo per il nostro caro cantante di Modica, il quale stava andando incontro ad una crisi d'idee sempre più forte ed evidente, che lo aveva portato a produrre album sempre meno interessanti, arrivando a realizzare nel 2008 il peggior disco della sua carriera: "La canzone di Silvietto".

Ma, dopo questo flop tremendo, Mister Max si rimette a posto e, nel 2009, sforna un album più che ottimo, uno dei migliori prodotti negli anni 2000: "Il + fico sono io!".
Un album che segna il ritorno di ottime idee nella mente vulcanica del cantante modicano: testi geniali e divertenti (talvolta con alcune frasi usate un po' a sproposito, ma questo non gli fa perdere la loro ilarità) e musiche davvero niente male, che riescono ad arrivare quasi al livello di quelle delle canzoni originali (a parte "Novembre", che viene remixato in un modo un po' meno riuscito). Da notare che nei testi è presente una quantità di dialetto siciliano maggiore rispetto agli ultimi album, nei quali l'italiano era la lingua dominante. Questo ci riconduce molto ai primi anni 2000.

L'album parte con la parodia di "The boy does nothing" di Alesha Dixon, che diventa "Era vascia e truoppu stritta" e parla di una macchina strettissima, che a Mister Max viene difficilissimo guidare. Un testo ilare, grottesco, demenziale, ottimo insomma.
Si continua con la parodia di "Poker face" della famosissima popstar Lady Gaga, che si trasforma in "Porco sei"; è la quarta canzone del repertorio di Mister Max a parlare di pandemie (dopo "Je so' pazzo" del 1996, "La bomba" del 2001 e "La camisa negra" del 2005), infatti viene buttato un occhio ironico anche sull'influenza suina che si propagava nel 2009. Un brano riuscitissimo, divertente, ironico, scanzonato, in perfetto stile Mister Max, come di rado se n'erano visti negli ultimi anni.
Segue la parodia della canzone di Caparezza "Vieni a ballare in Puglia": "Attento alla pattuglia" parla della severità, talvolta esagerata, del corpo di polizia, che a quanto pare ha l'hobby di fare multe a raffica. Anche in questo caso, come per "Fuori dal tunnel", molti fans di Caparezza hanno attaccato animatamente questa parodia. Capisco che nell'originale il mitico Capa affronta una tematica molto seria e delicata (i morti sul lavoro e le pessime condizioni in cui versa la Puglia), ma non mi sembra il caso di stare a moralizzare. Mister Max è un cantante comico, e si occupa di dare un tocco divertente e demenziale a tutte le canzoni di successo che vengono continuamente passate nelle nostre radio. Vi piace il suo stile umoristico? Bene. Non vi piace? Siete liberissimi di dire che vi fa schifo, ma almeno non mi venite a dire che non si deve fare una parodia ad una canzone solo perchè "è molto seria e impegnata", perchè state dicendo una stronzata colossale. Le parodie, se ben fatte, possono essere sempre belle, poco importa se l'originale sia un tormentone danzereccio disimpegnato, di quelli che ti scordi dopo pochi mesi, o un immortale capolavoro scritto da qualche cantautore iper-impegnato nel sociale. E ricordate, dico tutto questo da fan accanito di Caparezza e da grande estimatore di "Vieni a ballare in Puglia".
Tornando a parlare dell'album di Mister Max... la prossima a venire è la geniale parodia di "Sincerità" di Arisa, che diventa "U baccalà". Si parla, appunto, di... un organo femminile che a noi maschi piace parecchio, trattando anche delle forti differenze presenti nell'accoppiamento tra uomo e donna rispetto a tanti anni fa, quando ancora vigevano più tabù. Di sicuro, tra le canzoni più divertenti degli album (memorabile la frase "di giorno conosci una tipa, di notte si fuma la pipa").
Il quinto pezzo di questo spettacolare disco è la parodia di "Dentro ad ogni brivido" di Marco Carta, "Dentro ad ogni pirito", in cui Mister Max racconta delle sue esperienze di corteggiamento nei confronti di una ragazza, sempre fallite a causa di... problemi intestinali. Altro brano molto divertente e demenziale, ennesima testimonianza che ancora oggi Mister Max può comporre testi alla pari di quelli di fine anni '90 - inizio anni 2000.
La parodia remixata di "A novembre" di Giusy Ferreri riesce molto bene, anche se la base da discoteca non mi convince fino in fondo: si parla di tutte le tasse che ci tocca pagare, un assillo costante che ci riguarda tutti. Non il migliore pezzo dell'album, ma senza dubbio degno di nota.
Si continua con un'altra parodia di Giusy Ferreri, "Non ti scordar mai di me", in cui si parla di una donna che, seppur attraente, ha un problema da non sottovalutare: non si lava le parti intime. Altro brano geniale.
Il disco termina riproponendo una canzone vecchissima, "La zanzara", pubblicata originariamente nell'album "Divertentissimo" nel lontano 1996. Sicuramente meglio che riproporre brani recentissimi, come invece era stato fatto su "La canzone di Silvietto".

"Il + fico sono io!" è, insomma, il ritorno del vero Mister Max. Un album che rimette in carreggiata il cantante modicano dopo una serie di album leggermente meno riusciti (di cui però l'unico davvero brutto è "La canzone di Silvietto", gli altri rimangono perlomeno decenti). Insomma, pura figaggine.

Voto: 9