Il piripiritero

Anno: 1999

Etichetta: Ass. Studio 34

Numero di catalogo MC: S.T./018

Distribuzione: FUORI CATALOGO

Copertina: Foto Di Grandi

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max

Uscito nel 1996 in formato musicassetta e fuori catalogo a partire dal 2007.

Tracklist:

  1. El tipitipitero
  2. La flaca (Remix)
  3. Nord sud ovest est
  4. Chiuditi nel cesso
  5. Laura non c'è (Remix)
  6. Voglio andare a vivere in campagna (Remix)
  7. Killing me softly
  8. El tipitipitero (Versione Karaoke)

Recensione

Recensisco qui un album che, pur contenendo solo due canzoni totalmente "inedite", è uno dei miei preferiti di Mister Max, non solo come testi, ma anche musicalmente. Infatti in questo album, Max mostra di saper comporre buona musica elettronica, puntando sul genere techno. Inoltre, si può dire che questo album sancisca ufficialmente l'inizio della svolta "italianizzata" dei testi di Mister Max, dato che i due inediti sono quasi interamente cantati in italiano (ed i pezzi con testi "siciliani" sono comunque cantati in modo più "morbido" del solito, così da risultare più comprensibili).

Dunque, anzitutto, c'è da parlare di questi inediti: il primo è la parodia del noto ballo di gruppo "El tipitipitero" (che di quei tempi andava molto), che viene trasformata in "Il piripiritero" (il titolo già fa capire tutto), una delle mie canzoni di Mister Max preferite in assoluto; il secondo inedito è la parodia remixata de "La flaca" di Jarabe De Palo, anche questa molto divertente, e bisogna dire che anche la base molto ritmata non è male. Come già detto, entrambi i brani sono scritti interamente in italiano (tranne il divertentissimo intermezzo parlato presente sul brano "Il piripiritero", in cui il siciliano riappare in modo molto goliardico e grottesco).

Gli altri brani sono remake di canzoni precedentemente pubblicate su altri album (tranne "Killing me softly" che viene ripubblicata tale e quale com'era su "Panzuni", quindi non è un remake).
La parodia di "Nord sud ovest est", originariamente pubblicata sull'album "Tocca qui", viene riproposta con una base dal suono più "pulito" ed in cui Mister Max canta con un tono più "leggero" e molto meno "zaurdo" della prima versione (anche la voce femminile diventa più comprensibile), ed il testo subisce leggere modifiche, pur rimanendo sempre in siciliano. La parodia di "Chiuditi nel cesso", originariamente pubblicata su "Estate '94", presenta la stessa base musicale della prima versione, ma la voce viene ri-registrata, ed anche qua si apportano leggere modifiche al testo, accompagnate da uno stile vocale più intelligibile; nel ritornello di questa versione, risultano meglio udibili i cori di Peppe Mavilla, tuttavia non accreditati.
Seguono due remix techno di buona fattura: il primo è effettuato alla parodia di "Laura non c'è" (originariamente pubblicata sull'album "Il ciclone"), ed è molto godibile, ma il secondo è quello che mi piace di gran lunga di più: alla parodia di "Voglio andare a vivere in campagna" (originariamente pubblicata sull'omonimo album e ristampata già due volte) viene dato un volto nuovo e più fresco, con una base elettronica davvero pregevole e accattivante, impreziosita in maniera perfetta da innesti strumentali di tutti i tipi (chitarra e fisarmonica in primis); una delle migliori parodie di Mister Max (e questo già si sapeva da tempo), ma arricchita ulteriormente da una base techno che nonostante tutto riesce a non scadere nella ripetitività, suonando anzi molto orecchiabile e stimolante. Questo, anzi, è probabilmente il mio remix preferito di tutto il repertorio di Mister Max (se la gioca solo con quello di "Lasciati toccare" del 2002), e mi dispiace molto che il cantante non l'abbia reso nuovamente disponibile sul suo canale YouTube ufficiale o sulle piattaforme di streaming in tempi recenti.
Dopo aver riproposto in modo totalmente invariato la parodia di "Killing me softly" (da "Panzuni") l'album chiude con il karaoke del brano "Il piripiritero", per cantare in allegria il testo demenziale della canzone e spanciarsi dalle risate da soli o in compagnia.

Ricollegandoci al discorso dello stile canoro, è anche da segnalare che questo è l'album in cui, dopo le prime avvisaglie sul precedente "Ma quanti peli hai?", Mister Max abbandona con decisione il tono di voce forzatamente "ridanciano" di dischi come "Voglio andare a vivere in campagna" e "Divertentissimo", a favore di uno stile più "naturale" che tutto sommato preferisco. Da qui inizierà l'ammorbidimento progressivo della voce del cantante, pur mantenendo sempre riconoscibile il proprio stile demenziale.

In sostanza, questo album per me vale come una sperimentazione (se addirittura mi si consente il termine, per un album di Mister Max) a base di musica elettronica, in cui si propongono due brani nuovi e per il resto si gioca a rinnovare i vecchi pezzi remixandoli in maniera creativa, efficace e gradevole. Di sicuro, Mister Max non è all'altezza di molti veri "specialisti" della musica elettronica (dato che lui cura di più i testi che la musica), ma qui è riuscito a darci un album che, oltre a fare ridere come sempre, è anche molto stimolante e piacevole all'ascolto perfino per uno che, come me, non familiarizza molto con questo tipo di sonorità. Un vero peccato che questo disco non sia più disponibile, essendo stato pubblicato solo in musicassetta e quindi smesso di essere prodotto nel 2007 (quando Max ha smesso di produrre cassette). Io per fortuna ce l'ho, è stato uno dei primi album che ho ascoltato del divertente cantante modicano, per cui ci sono affezionatissimo. Spero che un giorno, il nostro caro Mister si prenda la briga di ristamparlo o perlomeno di riproporne le tante perle nascoste.

Voto: 10