Il meglio di Mister Max

Anno: 1996

Etichetta: Ass. Studio 34

Numero di catalogo MC: ST 007
Numero di catalogo CD: S.T.CD 012

Distribuzione: FUORI CATALOGO

Copertina: Creativ Design

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: P. Mavilla, M. Prati, Mister Max

Uscito nel 1996 in formato musicassetta e nel 2002 in formato CD. Non più disponibile in musicassetta dal 2007. Non più disponibile in CD dal 2013.

Tracklist:

  1. Boombastic
  2. Hanno ucciso l'Uomo Ragno
  3. Miserere
  4. Vaffanculo
  5. Sei un mito
  6. Tocca qui
  7. Signor tenente
  8. Voglio andare a vivere in campagna

Recensione

Nel 1995, Mister Max abbandona la C.O.M.A. in favore della sua etichetta personale Studio 34. Sotto questa etichetta, negli anni successivi, produrrà gli album più importanti della sua carriera, a cominciare dal fortunato "Voglio andare a vivere in campagna". L'abbandono della C.O.M.A., però, ha un duro prezzo da pagare: i primi cinque album di Mister Max vanno fuori produzione, e non vengono ristampati integralmente dalla nuova etichetta, per motivi ancora oggi non del tutto chiari.

Nonostante tutto, però, Mister Max nel corso degli anni si è dato da fare per ristampare/riproporre almeno i brani più importanti. E questa raccolta, uscita nella prima metà del 1996, è la prima testimonianza di ciò.

Si tratta del primo best of di Mister Max, contenente i brani più importanti tratti dai primi cinque album (registrati e prodotti dalla C.O.M.A.) e dall'unico album prodotto fino a quel momento dalla nuova etichetta, il già citato "Voglio andare a vivere in campagna".

Inoltre, per rendere più appetibile la raccolta, Max inserisce (come di consueto in casi del genere) anche un singolo inedito, la parodia di "Boombastic" di Shagghy, di cui già nel 1995 era stato trasmesso il videoclip su Video Mediterraneo. Una parodia molto divertente, che descrive la distruzione della vespa di Mister Max ad opera della sua fidanzata. Notevole il ritornello "'a vespa tu ma' buddastic e ora soddi nun ci n'hagghiu ciù!", da cantare a ripetizione.

Il resto lo conosciamo già, sono le maggiori hits dei primi album. Si tratta però, data la ristrettezza dello spazio nel supporto fonografico, di una raccolta molto stretta e selettiva: solo una canzone per ciascun album (a parte l'album "Sei un mito" di cui ne vengono riproposte due). Così, su questo disco, possiamo risentire la storica "Mi sfasciaru u scaldabagnu", la spassosissima "Misimperi", l'iconica "Vaffanculo", la divertente "Ahi u itu", la spinta "Tocca ca'", la simpatica "Signor tenente" (anche se a mio parere in "Estate '94" c'era molto di meglio che poteva essere salvato, "Se s'arripigghia sunu guai" in primis) e la ben conosciuta "C'era 'na picciotta ri campagna". I primi quattro anni di carriera di Mister Max, qui riassunti a grandi linee.

Che dire... per quanto si tratti di una compilation molto scarna, che lascia fuori parecchi brani meritevoli, non riesco comunque ad essere obiettivo: adoro questa raccolta, e ci sono così affezionato che meno di 10 non gli posso dare. Ho parecchi ricordi legati a questo CD, che ormai ha la custodia piena zeppa di crepe di quanto l'ho maneggiato, e che ancora conservo gelosamente - nello scaffale adibito rigorosamente ai CD di musica demenziale - insieme agli altri CD e cassette di Mister Max, tutti in fila in ordine cronologico (mancano solo alcune cassette rare). Uno dei CD a cui sono più affezionato in assoluto, dunque, ed ogni volta che lo riascolto mi fa provare le stesse emozioni che mi fece provare anni fa quando lo ascoltai per la prima volta (che vanno oltre l'ordinaria razione di buon umore che solo Mister Max può dare... c'è qualcosa di più, un feeling acuto di nostalgia inspiegabile, che questa compilation mi trasmette), e ancora oggi, riascoltandolo, penso tra me e me: "Che meraviglia, il Mister Max dei primi anni '90". Non che il Mister Max di oggi non sia bello, anzi sotto alcuni punti di vista è anche migliorato rispetto alle origini, ma in quel primo periodo c'è... qualcosa di magico e particolare nel suo stile, qualcosa di indefinibile. Qualcosa di cui questa raccolta è impregnata da cima a fondo. Forse è il grezzume tipicamente "siculo" degli inizi (che rende il tutto più demenziale, grottesco e divertente), forse è il fascino dei primi anni '90 (che caratterizza molte produzioni italiane di musica demenziale di quel periodo), o forse sono semplicemente i ricordi che mi legano a quelle canzoni (soprattutto "Misimperi" e "Vaffanculo"), ma a questo album-compilation non posso far altro che dare un giudizio molto personale - e quindi, come ho già detto prima, un voto massimo.

Voto: 10