Fuori di testa

Anno: 2004

Etichetta: Studio 34 Recording

Numero di catalogo MC: S.T.028
Numero di catalogo CD: S.T.CD-018

Distribuzione: Apple Music, Spotify, YouTube Music, Amazon, Google Play, Deezer, Napster, Tidal, 7digital

Copertina: Giovanni Cavallo by Publinova

Arrangiamenti, tastiere e programmazione computer: Mister Max
Eccetto i brani "Nando" e "Puppomix" arrangiati da Roberto Gallà (Aurelab Digital Studio)

Cori: Cinzia Vico, Manuela Belgiorno, Mister Max

Uscito nel 2004 in musicassetta e CD. Non più disponibile in musicassetta dal 2007. Non più disponibile in CD dal 2013.
Disponibile in digitale a partire dal 2013 (escluso il brano "Puppomix").

Tracklist:

  1. Dragostea din tei
  2. Fuori dal tunnel
  3. Nando
  4. Shut up
  5. Cuando volveras
  6. Bailando
  7. Puppomix: Stessa spiaggia stesso mare, Ma quanti peli hai?, Sotto i raggi del sole, Lasciati toccare

Recensione

E' passato più di un decennio e ancora, nel 2004, Mister Max è in attività, per farci divertire sfornando uno o due album all'anno.

E qui si recensisce l'album uscito nell'estate 2004, "Fuori di testa", che costituisce un leggero calo rispetto ai precedenti come "Tanto x cantar", "Salirò" e "Spaziale"; album che di sicuro ha molti buoni spunti, ma abbinati a qualche "debolezza" qua e là. Nei testi, inoltre, si comincia ad avvertire un'"italianizzazione" ancora più massiccia rispetto agli album precedenti, che proseguirà nei dischi successivi rendendo i testi di Mister Max sempre più morbidi e fruibili. Questo è un fatto che ha i suoi pro (perchè talvolta alcuni testi in siciliano risultavano un po' difficili da capire) e i suoi contro (una piccola parte della vena umoristica di Max si perde, ma questo non gli impedirà comunque di produrre altri album fantastici come "Super", "Il + fico sono io!", "Tocca-tocca" e "TacaMax").

Aggiungo inoltre che nutro addirittura meno simpatia del solito per la musica che spopolava nel 2004 (a parte Caparezza, artista che adoro). In ogni caso, non si tratta di un brutto disco, tutt'altro: è comunque un buon album, in cui Mister Max riesce pur sempre a creare delle parodie che oscillano tra il discreto e l'ottimo.

Il primo brano è la parodia della mega-hit "Dragostea din tei" degli O-Zone: a mio avviso, questa è la canzone più divertente dell'album, nonchè una delle più "spinte" di tutto il repertorio di Mister Max. Si tratta del racconto di una visita dentistica di Mister Max... guarnita di doppisensi piccantissimi ed efficacissimi, e con un finale leggermente diverso da quanto ci si aspetterebbe. Una volta, lessi da qualche parte su Internet dei commenti positivi su questo brano anche da parte di chi è abituato a musica demenziale di stampo più "estremo" e "volgare" (tipo Gem Boy e Prophilax, entrambi grandissimi gruppi comunque) e in genere non apprezzano lo stile di Mister Max. Un'ottima canzone, dunque, capace di rompere delle barriere per il cantante modicano.
La seconda canzone presa di mira in quest'album è la ben nota "Fuori dal tunnel" del mitico Caparezza, che diventa "Fuori di testa" (da qui il titolo dell'album) e critica quelle persone con l'ossessione maniacale per il risparmio, mostrando in maniera goliardica le controindicazioni di tale comportamento. Da notare che questa parodia, a differenza della precedente di cui abbiamo parlato, è stata aspramente criticata su Internet, soprattutto dai fans di Caparezza. A me personalmente piace parecchio, e nonostante ciò ho totale rispetto nei confronti di Caparezza, artista veramente coi controcoglioni. Un consiglio che posso dare ai più irritabili/integralisti fanboys del riccioluto rapper di Molfetta è: imparate a distinguere tra "musica impegnata" (come quella di Caparezza) e "musica parodistica" (come quella di Mister Max); sono due generi diversi, inutile stare a fare comparazioni!
Continuiamo l'ascolto con la parodia di "Anvedi come balla Nando" di Teo Mammucari, che diventa "Anvedi comu balla 'o nannu": non proprio il massimo ma comunque simpatica (e la frase "si fanu puru 'na canna" vince su tutta la linea). Da notare che anche il catanese Giuseppe Castiglia, nello stesso periodo, ha fatto una parodia simile, "Talìa comu abballa u nannu". Plagio o casualità? Del resto, sostituire il termine "Nando" con "nannu" è un'idea abbastanza intuitiva, quindi può darsi che entrambi i cantanti abbiano avuto la stessa pensata senza saperlo.
Il brano successivo è la parodia di "Shut up" dei Black Eyed Peas, canzone che Mister Max modifica in modo molto divertente: "Ristai ppi strata". Parodia simpaticissima, le cui tematiche però sono spudoratamente riciclate (in maniera addirittura fastidiosa) da quelle della parodia di "Signor tenente" di Giorgio Faletti (realizzata peraltro esattamente 10 anni prima sull'album "Estate '94"). In sostanza, nonostante le ottime battute (che raggiungono un alto livello di demenzialità in alcuni punti), questa canzone è riuscita solo a metà.
Mister Max torna a percorrere il sentiero già sperimentato con la parodia di "Asereje", realizzando un altro pezzo che parla del difficile rapporto uomo-donna: la parodia di "Cuando volveras" di Aventura, in cui Max, in tutta la sua ironia, ci parla di com'è difficile soddisfare le voglie della moglie incinta. Assolutamente uno dei momenti migliori del disco.
Il penultimo brano è la parodia di "Bailando", brano danzereccio di cui non conosco l'autore originale. Si tratta di una parodia con un testo forse non ispiratissimo, ma che a me diverte tantissimo. Anche questo rientra fra i miei brani preferiti di "Fuori di testa".
Terminiamo questo ennesimo disco firmato "Mister Max" con l'ennesimo (e ultimo) megamix realizzato dal prode Roberto Gallà dell'Aurelab Digital Studio: il "Puppomix". Si tratta di un medley delle migliori canzoni di Mister Max a tema "omosessualità", separate l'una dall'altra dal ritornello di una inedita parodia di "Stessa spiaggia stesso mare" di Mina. I brani contenuti nel megamix sono: "Ma quanti peli hai?" (dall'omonimo album), "Sotto i raggi del sole" (dall'album "Chissà xchè") e "Lasciati toccare" (nella versione remix tratta dall'album "Salirò").

Un giudizio finale su "Fuori di testa"? Beh, che dire? Bello. Un buon album, che riesce pur sempre a mettere di buon umore chi lo ascolta (e come non potrebbe, essendo del grande Mister Max?). Certo, il divertente cantante di Modica ha fatto di meglio in altri dischi, però anche questo non è affatto male.

Voto: 7