Estate 2019

Anno: 2019

Etichetta: MG Production

Numero di catalogo CD: non specificato da nessuna parte

Distribuzione: mistermaxparodista@gmail.com

Arrangiamenti e testi: Mister Max

Uscito nel 2019 in CD.
Autoprodotto e autodistribuito.

Tracklist:

  1. CALMA Remix (parodia)
  2. SOLDI (parodia)
  3. TRIKKE E BALLAKKE Remix 2019
  4. AMORE E ZANZARIERA (parodia "Amore e capoeira")
  5. MI FUTTIERU A RADIU (parodia "Subeme la radio")
  6. DOLORITO (parodia "Despacito")
  7. SOTTO I RAGGI DEL SOLE (parodia "Abbronzatissima")
  8. TI PENDE Remix (parodia "Depende")
  9. LASSA I PENNI (parodia "Dusty men")
  10. PIERO FALSO (parodia "Verofalso")
  11. SIEMU CINI RI MUNNIZZA (parodia "Tu vuò fà l'americano")
  12. L'UCCELLINO DELLA COMMARE (parodia)

Recensione

Nella prima metà del 2019, Mister Max è stato decisamente avaro di nuovi singoli: sono usciti solo due nuovi pezzi, più il remix di una vecchia hit. C'era da aspettarsi quindi che, in caso di uscita di una nuova raccolta autoprodotta (come da tradizione degli ultimi anni), si sarebbe dovuto "rimpolpare" la tracklist con un po' di vecchi pezzi... e così è stato.
"Estate 2019" non è un brutto disco, ma ti lascia addosso un senso di "incompiutezza" che nemmeno precedenti compilation o greatest hits del cantante modicano (come "Tutto Mister Max" o "Ballando sotto le stalle") ti davano. Resti lì a chiederti semplicemente: "sì, ma... ce n'era proprio bisogno?". In assenza di un numero sufficiente di brani inediti, sarebbe forse stato il caso di aspettare ancora un po' prima di uscire con un nuovo CD.

Inoltre, i problemi non finiscono qui: infatti, perfino i due brani nuovi ripescano a piene mani dal repertorio passato di Mister Max, seguendo il trend inaugurato l'anno prima da "Le mie canzoni" e "Amore e zanzariera", entrambi brani ricchi di citazioni a vecchi successi. Sembra insomma che il cantante modicano si stia progressivamente "adagiando" sul proprio passato, facendo leva sulla nostalgia dei fan di vecchia data, a scapito di chi vorrebbe sentire testi nuovi e originali.

Il primo brano è la parodia di "Calma" di Pedro Capó. Di gran lunga l'inedito più divertente dei due, con un testo spassosissimo, grottesco e demenziale in maniera a tratti geniale, che raggiunge l'apice del delirio nell'ultima strofa (quella dove arriva l'ispettore di polizia)... eppure, anche qui si può notare il riciclo di idee da vecchi pezzi, in questo caso la cara vecchia "Caco sulla playa" dall'album "E...state freschi" del 2010; inoltre, l'utilizzo del termine "dolorito" non può non riportare alla mente l'omonimo pezzo risalente a soli due anni prima. Si tratta comunque di piccoli dettagli, che non vanno troppo a intaccare uno dei pezzi più divertenti che Max abbia scritto nell'ultimo periodo.
Tuttavia, la questione "riciclo dal passato" diventa molto più centrale nel brano successivo, la parodia di "Soldi" di Mahmood. Qui, il testo è quasi interamente ripreso da uno dei più grandi successi del cantante modicano, la storica "Soldi nun ci 'nn'è", parodia di "Barbie girl" degli Aqua. Il brano è simpatico e ha i suoi momenti, ma il debito nei confronti della mitica hit del 1998 è fin troppo pesante per essere ignorato. Un plauso sul piano tecnico va comunque dato a Max, che in questa parodia si mostra intonato e abbastanza a suo agio sulle note più alte; molto divertenti anche i vari "waladì waladà", che fanno il verso alla canzone originale.
Il "remix 2019" della storica "Trikke e ballakke" è in realtà solo un piccolo aggiornamento per adattarla ai tempi che corrono: la base è rimasta la stessa, mentre il testo è stato ritoccato con riferimenti a fenomeni di costume più recenti. Viene anche eliminata la parte centrale, quella dove cantavano i figli del cantante. In generale, questo remix non aggiunge nulla di imperdibile all'originale.

Il resto del CD va a selezionare diversi brani appartenenti al passato del cantante modicano: dapprima molto recenti, come "Amore e zanzariera" e le ormai onnipresenti "Mi futtieru a radiu" e "Dolorito"; poi, man mano che si va avanti, anche roba molto più vecchia. Assistiamo così al recupero di perle inaspettate e sottovalutate, come l'ottimo remix di "Ti pende" e la bellissima parodia di "Verofalso", insieme a qualche riproposizione evitabile, come la pessima "Lassa i penni", retaggio dello sfortunato periodo SEAmusica. Infine, a chiudere tutto, l'immancabile "L'uccellino della commare", a quanto pare ormai cementificata come una delle canzoni di Mister Max più longeve.
In generale, non capisco la necessità di riproporre per l'ennesima volta pezzi super-recenti come "Mi futtieru a radiu" o "Dolorito" (non siamo già alla terza ristampa di fila?), ma evidentemente hanno avuto un successo fuori scala rispetto ad altri singoli e Max ci deve tenere parecchio. Del resto, quest'abitudine di riproporre pezzi fin troppo recenti per riempire spazio ce la portiamo dietro dall'album "Trikke e ballakke", come minimo.

In sostanza, "Estate 2019" non è quel che si dice un disco essenziale: ha senz'altro i suoi meriti, tra cui quello di offrirci un pezzo divertentissimo come "Calma" e rivangare alcune perle nascoste del repertorio del cantante, ma soffre anche di troppo citazionismo auto-referenziale per potersi davvero reggere sulle proprie gambe. Come detto prima, sarebbe stato meglio far uscire qualche singolo inedito in più prima di decidere di confezionare l'ennesimo album-raccolta, e possibilmente con testi meno debitori di canzoni già esistenti. Consigliato solo ai completisti.

Voto: 6