1992

Un giorno di inizio estate circa, Massimo Giuca era in auto (presumibilmente si trattava di una 500 XD). In radio stavano passando il brano di Luca Carboni "Mare mare". Fu allora che avvenne il grande evento.

Massimo si mise a canticchiare modificando in dialetto siciliano (per essere puntigliosi, modicano) le parole della canzone.

"M'accattai 'a motocicletta,
ri tezza manu ma perfetta,
ci fici u pienu e supra 'a strata,
mi pigghiu i muschi na' facciata."

Fu allora che si fermò, prese un foglietto e si appuntò questi versi. Qualcosa nella testa gli diceva che quelle parole erano importanti. E non sapeva ancora quanto.

Pochi giorni dopo, munito solo di una piastra, un mixerino ed un microfono, registrò una versione demo di "Mari mari", la parodia di "Mare mare", nonchè la sua prima opera di musica demenziale. Il brano era risultato molto divertente, pertanto cominciò a circolare in tutte le radio locali, con forte richiesta da parte degli ascoltatori.

A quel punto, Massimo decise di registrare un album sotto lo pseudonimo di Mister Max, che sarebbe stato il suo nome d'arte per tutta la sua carriera.
Così pochi giorni dopo si recò allo Studio "C.O.M.A." (Centro Operativo Musica Alternativa) di Pozzallo con un demo del suo secondo brano, "Mi sfasciaru u scaldabagnu" (parodia di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" degli 883), e stabilì un accordo con la casa discografica. Così iniziarono le sessioni di registrazione del primo album.

Una sera in piena estate, nel paesino di Portopalo di Capo Passero, si sarebbero dovuti esibire gli Effetto Serra, un'altra band sotto etichetta C.O.M.A.. Marcello Prati, manager e produttore della C.O.M.A., chiese ai membri del gruppo se prima del loro concerto si potesse esibire per la prima volta un cantante che ancora nessuno conosceva, un certo "Mister Max".
Fu così che, in quella memorabile serata, avvenne l'esordio di Mister Max, in una piazzetta di Portopalo. Cantò in anteprima il brano "Mi sfasciaru u scaldabagnu", che divertì il pubblico fin da subito. Ecco la foto di Mister Max che sale sul palco per la prima volta, ignaro di tutto il successo che lo attende negli anni a venire:

Il primo album si intitolò semplicemente "Mister Max", fu prodotto dalla C.O.M.A. e distribuito dalla GS Record (destinata a rimanere per ben vent'anni l'etichetta di distribuzione degli album del cantante). Fu il primo di una lunga serie di grandi successi.
A livello locale, la promozione del debutto fu buona, passando da radio e reti televisive indipendenti come Telenova, che ospitò più di una volta il neonato cantante nella trasmissione "Notte di note" (accompagnato dal tastierista/responsabile dello Studio C.O.M.A. Peppe Mavilla e insieme ad altri artisti emergenti).

Verso fine anno, Mister Max tornò in studio per registrare il secondo album, "Misimperi", che però conteneva solo quattro brani. Lo si definerebbe quasi un EP, insomma.

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